La Direttiva UE “Case Green” rappresenta una serie di misure ambiziose per ridurre l’impatto ambientale degli edifici in tutta l’Unione Europea. Ecco alcuni elementi aggiuntivi che caratterizzano questa direttiva:
- Classi di Efficienza Energetica: Secondo la Direttiva, gli edifici esistenti dovranno raggiungere specifiche classi di efficienza energetica entro determinate scadenze. Ad esempio, entro il 2030, gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E e la classe D entro il 2033 (Edilportale).
- Infrastrutture per la Mobilità Elettrica: La Direttiva prevede anche l’integrazione delle infrastrutture per la mobilità sostenibile negli edifici. Ciò include il precablaggio per punti di ricarica per veicoli elettrici negli edifici nuovi e ristrutturati, facilitando così l’accesso alle infrastrutture di ricarica.
- Certificati di Prestazione Energetica Migliorati: La direttiva introdurrà un modello comune di Certificato di Prestazione Energetica (CPE) a livello UE. Questo aiuterà a informare meglio i cittadini sui consumi energetici degli edifici e faciliterà le decisioni di finanziamento legate alle ristrutturazioni energetiche.
- Eliminazione Graduale dei Combustibili Fossili: Un’altra caratteristica significativa della direttiva è l’eliminazione graduale delle caldaie a gas e di altri sistemi di riscaldamento alimentati da combustibili fossili. I sussidi per queste installazioni saranno interrotti a partire dal 2025, con l’obiettivo di eliminare completamente tali caldaie entro il 2040 (Focus, il magazine online di Namirial).
- Barriere Architettoniche e Norme di Accessibilità: Inoltre, la Direttiva prevede l’eliminazione degli ostacoli all’installazione dei punti di ricarica negli edifici residenziali e non residenziali, garantendo il “diritto alla spina” per facilitare la transizione verso la mobilità elettrica (Focus, il magazine online di Namirial.)
Queste misure sono parte di un piano più ampio per garantire che gli edifici in Europa diventino più sostenibili e energeticamente efficienti, riducendo le emissioni di CO2 e contribuendo significativamente agli obiettivi climatici dell’UE.
Il 15 gennaio, la Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) del Parlamento Europeo ha dato il via libera al testo finale della Direttiva EPBD (Energy Performance of Building Directive), meglio conosciuta come Direttiva Case Green. Il testo si appresta ora a passare alla sessione plenaria del Parlamento europeo, prevista dall’11 al 14 marzo 2024, per l’approvazione definitiva. Dopo questo passaggio, seguirà l’approvazione del Consiglio e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE.
Gli Obiettivi della Direttiva
La direttiva punta a rendere il settore edilizio più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Attualmente, l’85% degli edifici nell’UE è stato costruito prima del 2000, e di questi, il 75% mostra una scarsa prestazione energetica. Questi edifici sono responsabili per il 42% del consumo energetico e il 36% delle emissioni di gas a effetto serra (dirette e indirette) legate all’energia. Interventi mirati in questo settore sono cruciali per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici fissati dall’UE.
Riduzione delle Emissioni e Miglioramento dei Certificati di Prestazione Energetica
La direttiva mira a una riduzione delle emissioni nel settore edilizio di almeno il 60% entro il 2030 (rispetto ai valori del 2015) e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Un cambio significativo riguarderà anche gli Attestati di Prestazione Energetica (APE), che diventeranno più affidabili, di qualità superiore e digitalizzati, con classi di prestazione energetica basate su criteri comuni.
Novità Principali della Direttiva Case Green
Ogni Stato membro dell’UE deve definire un proprio piano nazionale per ridurre del 16% il consumo medio di energia primaria degli edifici residenziali entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. La direttiva prevede anche un miglioramento graduale delle prestazioni energetiche degli edifici non residenziali, con la ristrutturazione del 16% degli edifici con le peggiori prestazioni entro il 2030 e del 26% entro il 2033. Inoltre, sono previste esenzioni per alcune categorie di edifici, come quelli storici o le case vacanza.
Misure per la Sostenibilità Ambientale e le Ristrutturazioni
Gli Stati membri devono attuare piani nazionali di ristrutturazione degli edifici per definire la strategia di decarbonizzazione del patrimonio edilizio e superare gli ostacoli come il finanziamento e la formazione. Saranno inoltre istituiti sportelli unici per supportare proprietari di case, PMI e altri attori nel processo di ristrutturazione.
Future Normative sugli Edifici Nuovi
Dal 1° gennaio 2028, i nuovi edifici pubblici e dal 1° gennaio 2030 quelli privati dovranno essere a “emissioni zero”. Questo include l’obbligo per i nuovi edifici di essere predisposti per l’installazione di impianti solari. Le normative estenderanno gradualmente l’obbligo di energia solare anche agli edifici pubblici e non residenziali esistenti a partire dal 2027.
Implicazioni per il Futuro
Con la Direttiva Case Green, l’UE si impegna a ridurre l’impatto ambientale degli edifici e a migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, promuovendo al contempo l’adozione di tecnologie sostenibili e l’efficienza energetica attraverso normative innovative e incentivi mirati.